La Fondazione PESCARABRUZZO, nel corso del 2009, ha sostenuto il progetto “Microcredito e valorizzazione dell’artigianato locale”, destinando a tale scopo un budget complessivo di circa € 1.393 mila.
Il progetto, deliberato per promuovere l’integrazione e la coesione sociale, nonché per contenere alcune criticità provocate dalla grave crisi economica in atto, affronta problematiche che si interconnettono, quindi, sia con il settore Salute Pubblica, sia con quello della Promozione dello Sviluppo Economico Locale.
L’iniziativa intende sostenere, in particolare, il microcredito a favore delle famiglie e delle piccole imprese, agevolando le categorie sociali più svantaggiate, come i disoccupati, gli immigrati e le famiglie in difficoltà, pure in riferimento alla presenza di membri con handicap di varia origine e complessità.
Si rivolge anche a microimprese, prevalentemente artigianali, soprattutto giovanili e femminili, in fase di start-up o che intendono operare nel rispetto dell’ambiente, incentivando oltremodo opportunità di risparmio energetico e la produzione di energie rinnovabili, anche mediante la realizzazione di impianti fotovoltaici.
Tra le principali finalità, quella della prevenzione del fenomeno dell’usura, che colpisce numerose famiglie, giovani e imprenditori, nonché il sostegno a politiche di “housing sociale”, per la risoluzione di problematiche abitative di soggetti economicamente svantaggiati, attraverso facilitazioni per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione della prima casa.
Inoltre, con l’adesione al “programma nazionale di microcredito” siglato tra l’Associazione Bancaria Italiana e la Conferenza Episcopale Italiana, la Fondazione intende favorire pure le famiglie colpite da licenziamenti o da cassa integrazione; mentre per i cittadini provenienti da paesi extracomunitari, che intendono avviare piccole attività nel settore del commercio e dell’artigianato, è stata ribadita l’adesione al progetto “Promuoviti“, già sostenuto dalla Fondazione, in partnership con CNA Abruzzo, Caritas Pescara, Chieti, L’Aquila e Teramo e le Fondazioni Tercas e Carichieti.
Il progetto, conclusosi nel 2012, ha riguardato principalmente le province di Pescara e Chieti ed ha previsto la costituzione di un plafond triennale di € 5 milioni, attraverso l’erogazione di finanziamenti mirati, di durata variabile ad un tasso sensibilmente più contenuto rispetto al benchmark di riferimento.