A cento anni dalla nascita del movimento surrealista, l’Imago Museum di Pescara celebra questo importante
anniversario con la mostra “In Forma di Sogno. Gli Ultimi Surrealisti. Mensa & Matta”, dedicata a due artisti
che hanno rappresentato, con la loro arte visionaria, una delle più suggestive continuazioni del Surrealismo:
Carlos Mensa e Sebastian Matta. Il vernissage si terrà il 19 ottobre, ore 17:30, alla presenza del Presidente
della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio, del Sindaco di Pescara, Carlo Masci, e del curatore della
mostra, Alessandro Masi.
La mostra, che resterà aperta fino al 23 febbraio 2025, propone un viaggio affascinante nel mondo dell’arte
surrealista attraverso una selezione delle opere dei due pittori, espressione dello spirito teorizzato da André
Breton nel Manifesto del Surrealismo del 1924. Breton descrive l’uomo come un “sognatore definitivo”, il cui
pensiero sfugge ai limiti della logica e della ragione, per aprirsi alla potenza del sogno e all’automatismo
psichico, cardini dello stesso movimento surrealista.
Sebastian Matta (Santiago del Cile 1911 – Civitavecchia 2002) e Carlos Mensa (Barcellona 1936 – 1982) hanno
portato avanti questa visione in modi diversi ma complementari: se per Matta la realtà si dissolve in forme
trasfigurate, oniriche e fantasmagoriche, per Mensa il mondo è un teatro surreale, popolato da personaggi
fiabeschi, in bilico tra il reale e l’assurdo. Entrambi gli artisti, profondamente influenzati dal progetto “onirico”
C.so Umberto I, 83 – 65122 Pescara (PE) – C.F. 91022510688 – Tel.085/4219109 – e-mail: fondazione@pescarabruzzo.it
www.fondazionepescarabruzzo.it
di Salvador Dalí, hanno esplorato l’inconscio, i sogni e l’immaginazione in un dialogo continuo tra fantasia e
realtà, sfidando i confini del possibile.
Tra le opere esposte in mostra, sarà presente anche un pezzo unico di Salvador Dalí, “Etude pour le chapeau
soulier” (1937), un disegno originale a matita su carta intestata dell’Hotel Excelsior di Roma (cm 19 x 14), per
gentile prestito della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Quest’opera esprime
pienamente il pensiero surrealista daliniano, dove la realtà e l’immaginazione si fondono in maniera
inaspettata e bizzarra. Il “chapeau soulier”, un cappello a forma di scarpa, è un’iconica rappresentazione della
logica capovolta e della sfida alla razionalità che caratterizzano il Surrealismo.
L’esposizione offre quindi un’occasione per scoprire, attraverso le opere di Mensa, Matta e Dalí, l’eredità di
questo movimento che ha rivoluzionato la storia dell’arte, creando mondi fluttuanti tra sogno e realtà e
invitando lo spettatore a esplorare i confini dell’inverosimile.
Patrocinata dalla Società Dante Alighieri di Roma, la mostra pescarese è stata realizzata grazie anche alla
gentile collaborazione della Galeria Pelaires, dell’Ulisse Gallery e della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e
Contemporanea di Roma.